Tuesday, March 6, 2012

Viaggio sulla Transiberiana d'Italia tra passato e futuro

Posted by MAKMU ta On Tuesday, March 06, 2012 No comments


Atmosfera vintage, polvere soffusa ,arredamenti in legno come in un film giallo d’altri tempi. Il treno storico,anni Trenta, ha attraversato i binari della Transiberiana d’Italia, carico diquasi cinquecento turisti, provenienti da ogni angolo dello stivale. DaCampobasso fino a Sulmona, ogni stazione è occasione per affacciarsi dainumerosissimi finestrini retrò – trentotto per carrozza – salutare chi attendecon entusiasmo l’arrivo del convoglio, che dal 2010 non percorre più l’affascinantetragitto tra le meraviglie dell’Alto Molise e dell’Abruzzo. 

C’è festa già dallapartenza, si scrutano le suppellettili dall’odore antico, le tendine consumatedal tempo, lo strano aggeggio che regola il riscaldamento. “Chissà quantegenerazioni hanno attraversato con il convoglio la “Carpinone-Sulmona” – meditaqualcuno – prima che il dominio dei trasporti su gomma si impossessasse deiviaggiatori”. “Un tempo si dormiva su questi sedili di legno”, dice ungiornalista giunto dalla Sicilia per partecipare alla storica traversata.  

“Cento porte“ é il nome del treno che ieri é stato invaso da turisti per la VGiornata delle Ferrovie Dimenticate, tutti armati di macchina fotograficapronti a catturare ogni immagine del poliedrico paesaggio tagliato dallerotaie. Dal finestrino lo spettacolo é sempre una sorpresa. Disarmante. E ibinari a volte fanno le scintille. 

Verso Campo di Giove
Da Carovilli, Vastogirardi, si passa accantola riserva Mab di Montedimezzo, fino a San Pietro Avellana l‘ultima stazione diconfine tra l‘Alto Molise e l‘Abruzzo. Nel paesino altomolisano il gruppo folkMontemiglio ha accolto i passeggeri e lo staff guidato dal sindaco F. Lombardiha offerto il pranzo. L’organizzazione è perfetta, ogni dettaglio è statocurato nei minimi particolari dall’associazione “Le Rotaie Molise” e da tuttigli enti, il WWF, Italia Nostra, CAI, il Consorzio Assomab, con i sindaci inprima linea orgogliosi di partecipare al viaggio. 

La Carpinone –Sulmona piace atutti e cresce la consapevolezza che in qualche modo va ripristinata. Ilturismo sulle antiche rotaie è assicurato. La gente nei vagoni socializza,qualcuno si diletta con la chitarra, qualcun altro racconta storie personalilegate alla ferrovia. Dopo aver varcato la frontiera molisana, si giunge aCampo di Giove. Una distesa di neve viene tagliata dal treno, passando tra icucuzzoli imbiancati. 

Foto Wwf Molise
Si giunge alla stazione di Rivisondoli – Pescocostanzo,la più alta d’Italia dopo il Brennero, a più di 1.260 metri sul livello delmare. Si sovrastano viadotti attorcigliati intorno alle montagne. E poi siriscende giù , più a valle, dove quei monti si vedono distanti. Innevata laMajella brilla sotto i raggi del sole, fino al capolinea, Sulmona. 



Stazione Roccaraso
La ferroviatorna a vivere. Esperimento riuscito, in attesa che si trasformi inopportunità.

A.Z.
Primo Piano Molise del 5 marzo 2012

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