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Friday, January 28, 2011

CASE PREFABBRICATE DISPERDENTI

Posted by MAKMU ta On Friday, January 28, 2011

L’INVOLUCRO ISOLATO DELLE CASE PREFABBRICATE E’ GARANZIA DI BASSE DISPERSIONI TERMICHE E BOLLETTE ENERGETICHE CONTENUTE. LE VETRATE, PER QUANTO EFFICIENTI, RESTANO IL PUNTO DEBOLE DELL’EDIFICIO E PRINCIPALE CAUSA DI DISSIPAZIONI DEL CALORE.


Volevo sapere una sua opinione in merito alla costruzione delle “case prefabbricate” o meglio sul suo orientamento, in quanto io possiedo un terreno con giardino rivolto a nord sul quale vorrei fare affacciare delle belle vetrate, ma le case costruttrici non mi assicurano che vada a risparmiare in termini di spesa per quanto riguarda il riscaldamento e la refrigerazione estiva.


La progettazione di un edificio (qualsiasi edificio e non solo la nostra abitazione in legno) deve basarsi su una serie di elementi che ne determineranno l’architettura.

I principi bioclimatici sono solo uno di questi fattori, ma non necessariamente il più importante. Molto dipende dall’impostazione specifica che si intende dare al progetto.

Faccio un esempio banale. Se a nord posso godere di una veduta mozzafiato sulle montagne, mentre a sud mi affaccerò sulla zona industriale, ritengo che si tratti di un punto di una certa importanza, certamente prioritario rispetto all’orientamento solare.

Sta alla capacità del progettista coniugare con sapienza i vari elementi, disponendo opportunamente i locali, cercando di minimizzare le dispersioni termiche e valorizzando l’inserimento nel contesto.

case prefabbricate, efficienza energeticaA volte penso alla progettazione come all’ideazione di una ricetta di cucina (qualche mio collega potrebbe inorridire), in cui l’arte del combinare i diversi ingredienti a disposizione può portare a risultati qualitativamente assai diversi. La parola chiave è “equilibrio”. Poco o troppo sale in un piatto possono spostare di molto il nostro giudizio con il cibo, così come in un buon progetto non dovrebbe prevalere l’ingrediente bioclimatico a scapito di altri elementi, ma è necessaria una coerenza generale rispetto alle aspettative del cliente (costruttive, formali e funzionali), i vincoli urbani ed edilizi (legati alla forma del lotto, i regolamenti edilizi, le tipologie locali).

Cosa centra tutto ciò con il titolo dell’articolo? Un lungo e necessario preambolo per rassicurare il lettore rispetto a quanto affermato dalla ditta di case prefabbricate.

La sua casa non è una “macchina termica”. Può esserlo, se questa è la sua esigenza.

Penalizzare l’abitabilità per aumentare il “guadagno solare” è sensato solo se ne siamo davvero convinti. Le vetrate a nord disperdono calore? Verissimo! Installi dei tripli vetri. Esistono sul mercato dei serramenti a basso consumo delle finestre che possono garantire una trasmittanza di 0,5 W/m²K. Tale modifica comporta un extra costo assolutamente giustificabile, che può tradursi in un buon investimento negli anni, con un sensibile risparmio sulla bolletta energetica.

Andando oltre, il problema, semmai, è legato alla “progettazione inconsapevole”.

Mi capita spesso di confrontarmi con progetti di abitazioni altamente disperdenti, le cui scelte compositive appaiono evidentemente frutto dell’ideazione estemporanea, senza regole o principi di fondo. Non intendo assolutamente darne un giudizio formale, ma se scelgo di movimentare l’involucro con rientri, sporgenze, muri obliqui, logge, sporgenze, sfasamenti, tetti con incastri, abbaini, terrazze, dovrebbe esserci una ragione.

L’involucro semplice è la forma meno disperdente per un edificio.

Se scelgo consciamente di allontanarmene per valide ragioni, non si tratta necessariamente un errore progettuale. Se però lo faccio senza alcun motivo (mi piaceva una casa un po’ movimentata ….. ho detto al mio geometra che non sopporto le case prefabbricate troppo semplici), rendo prioritario l’aspetto formale rispetto ad altri fattori, senza valutare possibili opzioni, altrettanto efficaci nel movimentare la sagoma (porticati, pergolati, bovindi) ed in grado di svolgere un efficace azione di protezione solare nella stagione estiva.

Le case prefabbricate dovrebbero essere progettate sin dall’inizio come edifici in legno a basso consumo e non come adattamento finale (il mio tecnico me l’ha sconsigliato) di progetti ideati per il laterocemento.

L’efficienza energetica reale dell’edificio dipende certamente dal tipo di parete o dallo spessore degli isolamenti, ma inizia innanzitutto dal progetto.

Wednesday, January 5, 2011

LA FORMA DELLE CASE PREFABBRICATE

Posted by MAKMU ta On Wednesday, January 05, 2011

IL TEMA DELL’ASPETTO DELLE CASE PREFABBRICATE E’ STATO TRATTATO IN VARI ARTICOLI, MA APPARE COMUNQUE POCO CHIARO A MOLTE PERSONE.

ESISTE UNO STILE DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO E VI SONO LIMITI ALLA LIBERA PROGETTUALITA’?


Sto valutando l'idea di costruire la mia casa nella campagna Toscana con il metodo delle case prefabbricate, per poter eliminare spese, cemento e per una mia idea un po’ bio-green.
Per il discorso dell'umidità dal terreno sottostante, essendo anche in pendenza, mi hanno parlato di un vespaio, ma vedo che gli anglosassoni tendono sempre a rialzarle.
Quindi umidità, vorrei abolirti in gran parte dalla casa e dai miei piedi!!!

Visitando il suo sito ho visto alcune immagini interessanti, vorrei sapere se sono progetti realizzati e/o realizzabili.
Purtroppo il mio geometra mi ha detto che come architettura non potrò fare proprio come mi pare, ma dovrò seguire la linea delle case della zona (non so se me l'abbia detto per opportunismo o se in realtà sia proprio così).
E' così facile incontrare nella nostra Italia architetture che con l'ambiente circostante non hanno nulla a che spartire. Trattandosi poi della Maremma, lo stile non è più di tanto vario, oltretutto costruirei come imprenditore agricolo, con le necessarie strutture ed annessi vari, quindi non so se avrei dei vincoli in più.


case prefabbricate, case in legno, case ecologicheSi tratta di un aspetto che affronto quotidianamente con i miei clienti.

Da un lato, vi è la giusta volontà del committente di ideare liberamente la propria abitazione, in un college di idee ed immagini che hanno regalato emozioni.

Dall’altro, l’obbligo del progetto di rispettare la normativa ed i regolamenti edilizi, che vincolano pesantemente il progetto, imponendo gran parte delle scelte compositive, volumetriche e formali.

Ed ancora, le case in legno sono una tecnica realizzativa che esige il rispetto delle proprie regole, soprattutto relativamente alla componente statica dell’edificio.

Un buon progetto per una casa in legno va pensato, sin dal principio, per essere eseguito con questo sistema costruttivo, evitando successive alterazioni ed adattamenti anche importanti, che possono snaturare fortemente l’insieme.

E’ dunque necessario trovare un punto di incontro tra le legittime aspirazioni del cliente, l’inserimento urbano dell’edificio e la sua natura costruttiva.

Come sempre si tratta di un lavoro che spetta al progettista, il cui ruolo non è semplicemente quello di ottenere i permessi edilizi e di eseguire meramente i nostri ordini. L’architetto deve “dare forma” a tutto questo, risolvendo i problemi ed agendo all’interno dei vincoli.

Deve sapere che le case prefabbricate non sono edifici in laterocemento e tenerne conto. Deve quindi conoscerle, comprenderle e spingere le proprie scelte progettuali in una direzione corretta.

Sembra banale, ma la maggior parte delle case prefabbricate realizzate in Italia sono basate su progetti con struttura in cemento armato e muratura in mattoni, adattati più o meno efficacemente.

Molte immagini a corredo degli articoli del blog sono realizzate in legno, ma non sono sempre possibili nella realtà urbanistica del nostro paese o poco adatte per ragioni climatiche (molte sono costruite negli USA).

Poche amministrazioni comunali approverebbero il progetto di un edificio realizzato in gran parte in vetro, con un tetto piano e magari rivestito in legno. Si tratta chiaramente di una questione complessa che non sempre viene digerita dal committente. Perché devo costruire un edificio anonimo o lontano dalle mie aspettative?

Il cliente ha molte ragioni, ma in molti casi questo principio ha portato ai disastri urbanistici del passato, forgiati dal libero arbitrio e dalla mancanza di regole certe da rispettare.

Le nostre città ne sono fortemente segnate e ci vorrà molto tempo per una sostituzione responsabile del patrimonio immobiliare esistente, con nuovi edifici basati su principi bioclimatici e bioedili.

Le case prefabbricate possono entrare a testa alta nel tessuto urbano e non richiedono compromessi particolari alla loro progettazione. Vanno però capite e rispettate.

Sunday, December 26, 2010

LA RAZIONALITA’ DELLE CASE PREFABBRICATE

Posted by MAKMU ta On Sunday, December 26, 2010

LA PIANTA ORIENTATA RISPETTO AL PERCORSO SOLARE E’ UNA CARATTERISTICA DELLE CASE PREFABBRICATE E SI FONDA SULL’APPLICAZIONE DI UN BASILARE PRINCIPIO DI BIOCLIMATICA, CHE RIDUCE AL MINIMO LE FOROMETRIE A NORD E MASSIMIZZA IL GUADAGNO SOLARE ATTRAVERSO LE VETRATE POSTE A SUD.


La disposizione degli ambienti delle abitazioni quasi mai possiede fondamenta logiche.

In molti casi, i principi speculativi portano a ricavare, a qualsiasi costo, la famigerata “stanza in più”, con una scolastica applicazione degli standards normativi minimi (le altrettanto famigerate camere da 9 e 14 mq).

Le logiche formali, soprattutto negli ultimi anni, hanno prevalso sulla funzionalità abitativa, penalizzando la distribuzione degli spazi indoor.

Le case prefabbricate mirano piuttosto a massimizzare l’isolamento termico, limitando le dispersioni energetiche a partire dalla configurazione del volume edilizio, sino alla disposizione di locali e finestre.

case prefabbricate, case in legno

Senza entrare troppo nel tema, vi è un interessante corollario che scaturisce da un corretto approccio bioclimatico al progetto. Una casa ben concepita per risparmiare energia, quasi certamente comporterà un’eccellente disposizione degli ambienti.

Ad esempio, i bagni e gli ambienti di servizio andranno posizionati a nord, così come la scala, quest’ultima in posizione centrale.

Le case prefabbricate a catalogo appaiono esemplari da questo punto di vista.

Disegnate su pianta semplice (quadrata o rettangolare) ed orientata, si basano quasi tutte su pochi modelli tipologici, senza peraltro variare molto da ditta a ditta.

Questo aspetto dovrebbe far riflettere chi si accinge a studiare il progetto della propria abitazione. Ecco che gli ambienti di soggiorno dovrebbero godere della luce solare, seguendo una disposizione quasi “obbligata”.

Le case prefabbricate a catalogo presentano interessanti soluzioni anche dal punto di vista del dimensionamento dei singoli ambienti.

Distanti dai parametri speculativi filo-immobiliari, mirano al massimo benessere, non solo microclimatico, dei propri occupanti.

I criteri progettuali adottati privilegiano la dilatazione degli spazi a scapito del numero delle stanze, un procedimento assai diffuso nei paesi in cui le case prefabbricate hanno origine.

Anche in questo caso prevale l’assoluta razionalità.

Un bagno di servizio sarà necessariamente piccolo, un lavabo e un wc, punto. Il bagno principale, al contrario, deve essere grande (10, 12 mq, quasi inconcepibili) e luminoso, con molte finestre.

I tristissimi 14 mq, misura standard per la maggior parte delle camere matrimoniali italiane, sono adeguati piuttosto per ricavare una camera singola. Si alle cabine armadio ed ai disimpegni spaziosi, possibilmente illuminati ed aerati, no ai tortuosi corridoi larghi 1 mt – un metro.

Ed ancora, prevediamo nelle "case prefabbricate" un locale tecnico. Gli impianti per la produzione di energia e per la climatizzazione di una casa moderna (naturale, ecologica, ma moderna) sono tanti, una tendenza che si accentuerà nei prossimi anni. Ecco che l’accumulo dei pannelli solari, l’inverter del fotovoltaico, la caldaia (o pompa di calore), la ventilazione meccanica controllata vanno previsti o predisposti e necessitano di un ambiente di dimensioni adeguate.

Può essere utile prevedere una lavanderia in cui trovino sede una lavatrice, l’asciugatrice, lo stendibiancheria ed un lavello.

Sarà altrettanto comodo prevedere un retrocucina da utilizzare come dispensa.

Questi ambienti, guarda caso, sono presenti nella maggior parte delle case prefabbricate proposte a catalogo dalle aziende produttrici.

Lo ripeto ancora una volta, a costo di apparire noioso. Prima di pensare all’estetica della nostra casa, iniziamo a studiare le piante delle case modello ed a comprenderne i semplici e razionali principi.

Il progetto della nostra abitazione ne potrà solo guadagnare raggiungendo un migliore isolamento termico ed un’elevata qualità funzionale.

Wednesday, November 17, 2010

I TECNICI DELLE CASE PREFABBRICATE

Posted by MAKMU ta On Wednesday, November 17, 2010

IL PROGETTO E LA COSTRUZIONE DELLE CASE PREFABBRICATE NON DIFFERISCONO SOSTANZIALMENTE DA QUALSIASI ALTRA REALIZZAZIONE.

NON E’ PERTANTO SUFFICIENTE AFFIDARSI AD UN UNICO REFERENTE TECNICO, MA DOVRANNO ESSERE INDIVIDUATE VARIE FIGURE PROFESSIONALI.



“Mi hanno riferito che le ditte di case prefabbricate provvedono a presentare direttamente il progetto in Comune, oltre che a seguire il cantiere”.

“Ho scelto di costruire con le case prefabbricate anche per risparmiare sulle spese tecniche”.

“Mi basta un geometra per la presentazione del progetto della mia casa, poi dovrebbe occuparsi di tutto la ditta”.

“So che con le case prefabbricate dovrebbe essere tutto molto semplificato”.

“Ho comunque bisogno di un progettista o possono fare tutto le ditte di case prefabbricate”?



case prefabbricate in legnoLa situazione, ovviamente, non è propriamente quella fin qui descritta.

Qualche piccola differenza rispetto al tradizionale effettivamente esiste, a vantaggio del cliente.

Il progetto può essere predisposto dalla ditta di case in legno (nel caso di case a catalogo o qualora ne venga fatta esplicita richiesta). Il tecnico delegato alla presentazione in questo caso si limiterà ad un incarico parziale e le sue richieste economiche saranno inevitabilmente ridotte.

Non sarà poi necessaria una vera e propria progettazione esecutiva e di dettaglio da parte del progettista, poiché si tratta di un servizio fornito direttamente dall’azienda di case prefabbricate.

Le ditte di case in legno forniscono la statica dell’edificio ed i carichi per il calcolo delle strutture di fondazione. Anche in questo caso l’impegno dello strutturista incaricato verrà alleggerito, con ulteriore beneficio economico per il cliente.

Premesso ciò, dovremmo necessariamente incaricare varie figure professionali, che si occuperanno dei vari aspetti, dal progetto sino alla conclusione dei lavori.

  • Il progettista. Può essere indifferentemente un architetto, geometra o ingegnere. Si occupa di preparare il progetto architettonico dell'edificio e della presentazione dello stesso in Comune per l'ottenimento dei permessi edilizi.
  • Il direttore dei lavori. Può essere sempre un architetto, geometra o ingegnere e può coincidere con la figura del progettista. Si occupa di iniziare i lavori di costruzione e di seguire l'andamento del cantiere, segnalando eventuali difformità e garantendo la corretta esecuzione della costruzione.
  • Lo strutturista. Solitamente è un ingegnere. I suoi compiti principali sono il calcolo e il dimensionamento secondo legge delle strutture in cemento armato, la loro presentazione e la direzione lavori delle stesse. Dovrà inoltre presentare la statica delle strutture in legno, la cui redazione spetta, come detto, alla ditta di case prefabbricate.
  • Il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione. Deve essere abilitato secondo la normativa in vigore L.494/96 e T.U. 81/08.
    Il suo compito è redigere il piano di sicurezza e coordinamento del cantiere.
  • Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. Deve essere abilitato secondo la normativa in vigore L.494/96 e T.U. 81/08 e non coincide solitamente con le figure sinora elencate.
    Il suo compito è di verificare con regolari sopralluoghi il rispetto della sicurezza sul cantiere, compilando i verbali, vigilando le varie fasi lavorative e segnalando eventuali mancanze o elementi di rischio.
  • Il geologo. Deve effettuare i sondaggi e le perforazioni nel terreno, redigendo la relazione geologica (relativa alle caratteristiche del terreno) e geotecnica (riferita ai carichi ed alle strutture specifiche della costruzione gravanti sul terreno).
  • L’impiantista. Si occupa del progetto degli impianti elettrico e idro-termo-sanitario da presentare in Comune, se richiesto dall’ufficio tecnico.
    Le ditte di case prefabbricate si occupano sempre del progetto degli impianti, ma può essere comunque necessario questo incarico per l’ottenimento dei permessi edilizi.
  • Il termotecnico.
    Si occupa della relazione energetica del fabbricato, in molti casi richiesta dal Comune prima di rilasciare il permesso di costruire.
    Le ditte di case in legno, anche in questo caso, forniscono l’attestato di certificazione energetica di legge, che può essere richiesto in anticipo rispetto all’esecuzione dei lavori.

Se ci illudiamo di uscirne illesi offrendo una pizza al nostro amico geometra siamo piuttosto lontani dalla realtà. Molte (non tutte) delle prestazioni elencate possono comunque essere svolte da un singolo professionista, accorpandole in un’unica parcella.

Tuesday, November 16, 2010

LO SPAZIO DELLE CASE PREFABBRICATE

Posted by MAKMU ta On Tuesday, November 16, 2010

LA DIMENSIONE DEGLI AMBIENTI INTERNI ALL’ABITAZIONE E’ STRETTAMENTE CONNESSA ALLA QUALITA’ DEGLI SPAZI E AL BENESSERE DEI PROPRI OCCUPANTI. LE LOGICHE SPECULATIVE TIPICHE DELLA SPECULAZIONE IMMOBILIARE NON DOVREBBERO TROVARE APPLICAZIONE NEL SETTORE DELLE CASE PREFABBRICATE.

Uscendo per un attimo dalle case prefabbricate, il mercato immobiliare ha immesso negli ultimi anni una grande quantità di realizzazioni, raramente soddisfacenti sotto il profilo energetico ed ancor meno della qualità degli spazi abitativi.

I riferimenti minimi normativi, come i rapporti di aeroilluminazione e la dimensione delle camere o degli ambienti di soggiorno sono stati ripresi alla lettera, pur di riuscire a ricavare il famigerato “locale in più”.

Il valore di un immobile dipende purtroppo non solo dalla consistenza commerciale, ma anche dalla proprie capacità di insediamento possibili. In poche parole un trilocale ed un quadrilocale, a parità di superficie, non possiedono lo stesso valore di mercato. Logico ed ineccepibile, apparentemente.

case in legno, case legno, case di legnoPeccato che le dimensioni dei singoli ambienti del trilocale saranno sensibilmente superiori a quelle dell’appartamento con l’ambiente in più. Non sempre una camera singola da 9 mq risulta decentemente arredabile a causa dell’inevitabile presenza dei vincoli di porte e finestre. Una camera matrimoniale da 14 mq può creare notevoli difficoltà di utilizzo o imporre un mini-arredamento di compromesso, non sempre gradito.

Le case prefabbricate a catalogo offrono solitamente soluzioni spaziali confortevoli ed adeguate ad un razionale sfruttamento delle superfici indoor. Correttamente, una cameretta singola dovrebbe avere una superficie di 11-12 mq, mentre una matrimoniale dovrebbe partire da almeno 16 mq.

I bagni rappresentano un altro punto debole delle abitazioni speculative. La normativa in vigore per l’eliminazione delle barriere architettoniche prevede l’adattabilità di almeno un bagno all’interno dell’abitazione. Lo spazio di rotazione di una carrozzella per disabili è di 150 cm. Si tratta chiaramente di una misura minima, ma assai poco funzionale nell’utilizzo quotidiano, ma non sono per nulla sporadici gli alloggi con il bagno di questa larghezza.

Tornando alle case prefabbricate, le case modello prevedono dimensioni assai generose per il bagno principale, spesso anche di 8-10 mq. Le logiche speculative impongono di ricavare il massimo dalle (preziose) superfici interne, mentre una progettazione razionale può limitare le dispersioni planimetriche (piccoli ambienti, ma lunghissimi e tortuosi corridoi) a tutto vantaggio del benessere e della vivibilità.

A proposito di corridoi, anche il locale di distribuzione ai vari ambienti, in particolare nella zona notte, può essere concepito come un ambiente di soggiorno e non solo di passaggio. Anche in questo caso la misura minima (1 metro) dovrebbe essere vista solo come un riferimento normativo e non come un dogma progettuale, trattandosi di una larghezza del tutto insufficiente per il passaggio agevole di due persone e di gran parte degli arredi.

La dimensione degli spazi ne determina pertanto la qualità e il livello di comfort.

E’ chiaro che acquistando un appartamento esistente sarò vincolato all’offerta del mercato immobiliare. Il progetto della nostra abitazione in legno, al contrario, dovrebbe essere basato su criteri lontani dalle logiche commerciali e speculative.

Le case prefabbricate a catalogo pongono in primo piano pochi semplici principi, come la compattezza dell’involucro edilizio, la disposizione degli ambienti secondo l’orientamento della pianta, la protezione-captazione solare.

La qualità degli spazi delle case prefabbricate a catalogo dovrebbe essere ripresa in ogni caso anche dal singolo progetto personalizzato, sacrificando il famigerato “locale in più” per una migliore fruizione degli ambienti.

Sunday, October 10, 2010

CASE PREFABBRICATE A CATALOGO E A PROGETTO, VANTAGGI E SVANTAGGI A CONFRONTO

Posted by MAKMU ta On Sunday, October 10, 2010

RIPROPONGO IN PRIMO PIANO UNO DEGLI ARTICOLI PIU’ VECCHI DEL BLOG.

NEL NOSTRO PAESE LE CASE PREFABBRICATE A CATALOGO RAPPRESENTANO UNA PERCENTUALE MINIMA DELLE VENDITE DEI COSTRUTTORI DI CASE IN LEGNO.

LA CASA PERSONALIZZATA SU MISURA RESTA IL SOGNO DEL CLIENTE ITALIANO, TUTTAVIA MOLTO C’E’ DA IMPARARE.


Spero con questo piccolo intervento di poter aiutare chi si sta per affidare al proprio tecnico di fiducia, magari un amico o un parente, non troppo preparato nel settore delle case prefabbricate a risparmio energetico pensando che si possa adattare vantaggiosamente un progetto nato per essere realizzato in tradizionale, per avere una costruzione efficiente e coibentata.

In molti casi le case a catalogo vengono scartate a priori, per il loro aspetto poco “italiano” o perché pensiamo non sia possibile piegarle alle nostre esigenze.

La scelta di un modello standard è per tutte le ditte del settore frutto di un’attenta e lunga messa a punto atta a massimizzare l’efficienza energetica e ad ottimizzare la distribuzione dei locali dell’abitazione (oltre che a contenere i costi finali per l’acquirente).

Se prendiamo una qualsiasi pianta di una qualsiasi casa in legno a catalogo ci accorgiamo che è basata sempre su una forma estremamente semplice e compatta (le geometrie migliori per limitare gli scambi termici con l’ambiente esterno). Inoltre si tratta di edifici orientati secondo gli apporti solari, ovvero con i locali di utilizzo continuativo posti a sud e quelli di servizio (scale, bagni, locali tecnici e ripostigli) a nord. Troviamo poi a sud grandi vetrate (opportunamente schermabili con porticati o sistemi frangisole) che garantiscono durante la stagione fredda il riscaldamento dell’abitazione da parte della radiazione solare, mentre a nord i fori sono pochi e di piccole dimensioni. Spesso basterebbe modificarne l’inclinazione della falda del tetto ed applicare qualche metro quadro di pietra ricostruita sulla facciata per trasformarle in una abitazione tipicamente padana, con un intervento pressoché a costo zero.

case prefabbricate, case a catalogoLe case prefabbricate a catalogo hanno infine un prezzo leggermente più contenuto perché la fase di adattamento del progetto stesso alla tecnologia in legno non è ovviamente previsto, con interventi (e costi) nulli da parte dell’ufficio tecnico della ditta che realizza l’abitazione. Con questo però non intendo affermare che una casa in legno a progetto non possa costare al cliente come una a catalogo e garantire la stessa efficienza energetica. Sta allora al progettista applicarsi nel concepire l’edificio come performante, compatto, correttamente orientato e distribuito, per evitare punti morti e ponti termici

Una buona casa a progetto può certamente rappresentare la miglior scelta per molte persone, costare meno, far risparmiare e dare benessere ai propri occupanti, così come un progetto non accorto può far lievitare inutilmente i costi e le dispersioni termiche.
Mi capita spesso di dover redigere un preventivo e trovarmi davanti a progetti (cui non darò mai giudizi estetici o compositivi) del tutto “sbagliati” dal punto di vista energetico e il cui adeguamento alla tecnologia prefabbricata comporta sprechi inutili alla voce costi di costruzione.

Per una pianta mediamente complessa di un’abitazione unifamiliare si può arrivare, a parità di metratura, a rincari nell’ordine del 50% in più, con efficienza energetica dell’involucro dimezzata (ovvero bollette di elettricità e gas più salate).

Per concludere, vorrei far capire che se la vostra scelta di costruire una casa in legno è un investimento nel tempo, deve partire necessariamente da un’oculata scelta del progetto e non limitarsi ad un semplice adattamento di una casa concepita per essere realizzata in laterocemento tradizionale.

Ricordiamo che con le case prefabbricate è possibile risparmiare già oggi molti soldi sull’acquisto ed avere una casa qualitativamente migliore che ammortizzerà il proprio costo negli anni a venire, semplicemente avendo le idee più chiare su ciò che si intende realizzare.

Thursday, February 25, 2010

ADATTARE LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

Posted by MAKMU ta On Thursday, February 25, 2010

IL PROGETTO DELLE CASE PREFABBRICATE DOVREBBE SEGUIRE SEMPLICI REGOLE PER OTTIMIZZARE I VANTAGGI DI UNA TECNOLOGIA MIRATA AL RISPARMIO ENERGETICO.
IN TEORIA, QUALSIASI PROGETTO POTREBBE ESSERE ADATTATO AL LEGNO SENZA PARTICOLARI MODIFICHE, MA NE VALE SEMPRE LA PENA?

Il mio geometra di famiglia sta presentando il progetto della mia abitazione, ma mi sta sorgendo il dubbio (anche in seguito alla lettura dei suoi articoli) che non sia molto adatto ad essere costruito in prefabbricato.
Secondo lei è il caso di modificarlo o, addirittura, di riprogettare la casa da zero?


Innanzitutto mi dispiace che i miei scritti le abbiano creato un dilemma progettuale e contrasti con il tecnico di famiglia (suppongo che sia un parente…). Ovviamente non è possibile capire se il progetto presenti delle difficoltà nell’essere realizzato con le case prefabbricate in legno.
case in legno, case legno, case di legnoPersonalmente non sono in grado di effettuare una simile consulenza, ma il primo consiglio potrebbe essere di confrontarsi apertamente con qualche ditta di case in legno. Ogni azienda ha il proprio ufficio tecnico che saprà consigliare il cliente con competenza.
Se il progetto è sufficientemente compatibile, verranno semplicemente modificati gli spessori delle pareti interne ed esterne, inserite le contropareti per gli impianti e le canalizzazioni (canne fumarie, scarichi) e verificata l’orditura dei solai. In caso contrario si possono presentare alcuni scenari.

  1. Il progetto è una bozza o poco più. Converrà in questo caso fare un passo indietro e ripensare del tutto l’edificio. Gli studi fatti saranno stati comunque utili come base per riflessioni e rimarranno gli spunti e le idee di base per il nuovo progetto.
  2. Il progetto si trova in uno stadio avanzato. Chiaramente bisognerà tenere conto dell’impianto di base, ma è ancora possibile apportare delle modifiche anche importanti per migliorare i punti critici del progetto. Non sarà difficile rivedere le aperture, tenendo conto dell’orientamento dell’edificio o variare la distribuzione interna degli ambienti (non è raro che le camere e gli ambienti di soggiorno vengano posizionati a nord…..).
  3. Il progetto è stato inoltrato in Comune per l’ottenimento dei permessi edilizi o è già presente una concessione. Se abbiamo urgenza di costruire, chiaramente converrà rassegnarsi, ma c’è sempre la possibilità di presentare una variante. Se si tratta di una semplice DIA i tempi saranno accettabili, se invece dobbiamo attendere che il progetto torni in Commissione Edilizia o è presente qualche vincolo ambientale, bisognerà valutare quanto il progetto concessionato appaia realmente debole sotto il profilo bioclimatico. Uno slittamento dei tempi verrà comunque recuperato costruendo con una ditta di case prefabbricate, rispetto ad un’impresa di costruzioni tradizionale.

La situazione ideale rimane quella di chi parte da zero. Anche in questo caso possiamo prendere diverse strade.

  1. Con un tecnico esperto in bioarchitettura, meglio ancora se di case prefabbricate in legno, non è nemmeno possibile parlare di adattamento. Il progetto nasce sul legno e tutte le soluzioni sono ottimizzate.
  2. Un tecnico tradizionale (anche il suo geometra di famiglia) può informarsi con semplicità. Se il cliente è deciso, basterà visitare qualche ditta di case in legno per acquisire tutti i dati necessari per operare con profitto. E’ fondamentale che il tecnico sia aperto e la progettazione parta dai corretti presupposti.
  3. Il tecnico non ha molta voglia di perdere del tempo e spinge per costruire con le sua impresa di fiducia. In altri casi il vostro architetto può avere delle motivazioni valide nell’escludere le case prefabbricate. Vorrei comunque essere chiaro su quest’aspetto. I miei articoli danno delle indicazioni del tutto generali. Ogni caso specifico tiene conto di una serie di fattori che solo il vostro architetto può analizzare e comprendere. Nella maggior parte dei casi la scelta migliore è assecondare con fiducia le scelte del tecnico e difficilmente ci si potrà pentire.

Le case prefabbricate in legno sono solo una (semplice) tecnica costruttiva, che possiede numerosi pregi e qualche evidente limitazione. Non sempre rappresentano la soluzione migliore e vanno in ogni caso fatte approfondite valutazioni tecniche che possono spingere la scelta in altre direzioni.

Wednesday, February 24, 2010

IL PROGETTO DELLE CASE PREFABBRICATE

Posted by MAKMU ta On Wednesday, February 24, 2010

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO OFFRONO UNA GRANDE OPPORTUNITA’ ANCHE ALLO STESSO PROGETTISTA, SEMPLIFICANDO LA SCELTA DELLE SOLUZIONI ESECUTIVE PIU’ ADATTE A MIGLIORARE IL RENDIMENTO ENERGETICO DELL’EDIFICIO. IL SISTEMA COSTRUTTIVO DELLE CASE IN LEGNO PUO’ VARIARE DA DITTA A DITTA, MA CONSENTE SEMPRE DI RISOLVERE CON SEMPLICITA’ IL PROBLEMA DELL’ISOLAMENTO FACENDO RICORSO A SOLUZIONI STANDARD.

In genere è necessario avvalersi di uno studio approfondito delle soluzioni progettuali e costruttive da adottare, dalla forma dell’edificio al suo orientamento, dalla captazione passiva della radiazione solare alla protezione dall’eccesso di calore estivo, con l’eliminazione dei ponti termici geometrici e strutturali, la scelta di materiali e pacchetti di isolamento idonei per composizione e spessore.

case prefabbricate, case in legnoAffidarsi ad una ditta di case prefabbricate consente di concentrarsi maggiormente sul progetto, ma richiede senz’altro un minimo di adattamento al sistema costruttivo, che permetterà, se ben utilizzato, di ottimizzare il rendimento energetico e la funzionalità dell’edificio.

Si tratta di temi in buona parte affrontati in precedenti articoli, sempre attuali e che meritano attenzione, in quanto la scelta di un tecnico preparato ed affidabile può incrementare parecchio il valore della nostra futura abitazione.

Progettare le case prefabbricate

Il progetto delle case prefabbricate non si differenzia troppo da quello di una casa tradizionale e tuttavia, come detto, richiede piccole attenzioni da non trascurare per sfruttare a fondo il potenziale tecnico delle case in legno.

Le case prefabbricate e il ruolo dell'architetto

Il tecnico progettista ha una grande responsabilità. Una preparazione approssimativa rispetto ai temi della bioclimatica e della bioarchitettura risulta spesso un handicap di cui il cliente si rende conto troppo tardi. Spesso poi, l’architetto non condivide la scelta del committente, osteggiando sino all’ultimo la scelta di affidarsi al settore delle case prefabbricate in legno. Dando per scontata la buona fede del tecnico, resta da chiedersi se conviene affidare il progetto della propria abitazione ad un professionista poco convinto o persino contrario alle scelta delle case in legno.

Case prefabbricate in legno a catalogo

L’altra faccia delle case prefabbricate. Una soluzione ottimizzata ed economica, ma non sempre possibile sui nostri piccoli lotti a causa dei notevoli vincoli urbanistici delle nostre città. Tuttavia restano interessanti esempi di cosa significhi davvero una corretta progettazione per le case prefabbricate in legno.

Case prefabbricate a catalogo e a progetto - Vantaggi e svantaggi a confronto

Il primo articolo scritto su questo blog, sempre di grande attualità, può aiutare a comprendere come sia possibile trarre dei validi spunti dalle case modello delle ditte di case in legno per progettare al meglio la nostra abitazione personalizzata e su misura per le nostre esigenze abitative.

Saturday, February 20, 2010

CASE PREFABBRICATE IN LEGNO … E PIETRA

Posted by MAKMU ta On Saturday, February 20, 2010

LA PRESENZA DI UN ISOLAMENTO A CAPPOTTO ESTERNO PERMETTE DI RIVESTIRE LE FACCIATE DELLE CASE IN LEGNO CON PANNELLI IN PIETRA RICOSTRUITA O ALTRI MATERIALI, AUMENTANDO LE CAPACITA’ DELLE CASE PREFABBRICATE DI ADATTARSI A QUALSIASI CONTESTO OD ESIGENZA ARCHITETTONICA.

Sul mercato si trovano molte aziende produttrici di ecopietre, in gran parte italiane, in grado di fornire un’ampia gamma di prodotti estremamente variegata e realistica, ascrivibili a pieno titolo come materiali bioedili.
Solitamente si tratta di aggregati di graniglia, polvere di marmo, quarzo ed altri materiali inerti miscelati a leganti speciali, di dimensione e peso variabile da ditta a ditta, utilizzabili sia all’interno degli edifici che al loro esterno.
ecopietra, geopietra, pietra ricomposta, pietra ricostruitaIl fissaggio sul muro è possibile su tutte le strutture (laterizio, cemento armato, legno, cartongesso, muro grezzo) ed è perfetto per i cappotti delle case prefabbricate, in quanto lo spessore e il peso limitato dei pannelli stessi li rendono adatti per il loro rivestimento, ovviamente a patto di valutare correttamente l’incidenza del peso unitario, che non dovrebbe superare i 30 kg/mq di parete, e scegliendo un fissaggio a viti a scomparsa, possibilmente isolate, per evitare ponti termici.
La posa sulle case prefabbricate è semplice e veloce e può essere effettuata con un comune trapano e stucco siliconico, anche da manodopera non particolarmente esperta, anche se è chiaramente necessario curare l’affiancamento degli elementi e l’esecuzione dei giunti per assicurare una perfetta tenuta all’acqua ed agli agenti atmosferici.
Oltre ai vantaggi estetici, i pannelli in pietra ricomposta possono addirittura migliorare l’impermeabilizzazione dei muri, oltre che l’isolamento termico e acustico dell’abitazione.
Nel caso si decida per il rivestimento di pareti intere, può essere interessante creare un’intercapedine d'aria tra il pannello e il cappotto della casa prefabbricata con dei distanziali, realizzando una sorta di parete ventilata.
Si deve richiedere ai pannelli una analoga resistenza alle basse temperature invernali e all’azione diretta dei raggi ultravioletti estivi, senza dilatazioni e variazioni cromatiche, traspirabilità, resistenza alla salsedine nelle zone di mare e facilità di riparazione, con minime manutenzioni ed alta durata nel tempo.
Le molte ditte presenti sul mercato delle pietre ricostruite offrono soluzioni davvero realistiche e di qualità, con costi solitamente accettabili.
I prezzi per fornitura e montaggio sulle case in legno vanno da 90 a 130 € al metro quadro, ma si deve tenere conto del positivo impatto sulle facciate che possono avere anche piccoli inserti in ecopietra.
I pannelli in pietra ricomposta possono, ad esempio, essere montati per realizzare una parte basamentale dell’edificio o per segnare gli angoli, per le cornici di finestre e porte-finestre, colonne e pilastri.
Le case prefabbricate si possono avvantaggiare del montaggio dei pannelli in pietra ricostruita per adeguare l'estetica alle prescrizioni dei regolamenti locali o della commissione edilizia, ma anche per arricchire la gamma di soluzioni di facciata a disposizione del progettista e del cliente.

IL PROGETTO DELLE CASE PREFABBRICATE

Posted by MAKMU ta On Saturday, February 20, 2010

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO OFFRONO UNA GRANDE OPPORTUNITA’ ANCHE ALLO STESSO PROGETTISTA, SEMPLIFICANDO LA SCELTA DELLE SOLUZIONI ESECUTIVE PIU’ ADATTE A MIGLIORARE IL RENDIMENTO ENERGETICO DELL’EDIFICIO. IL SISTEMA COSTRUTTIVO DELLE CASE IN LEGNO PUO’ VARIARE DA DITTA A DITTA, MA CONSENTE SEMPRE DI RISOLVERE CON SEMPLICITA’ IL PROBLEMA DELL’ISOLAMENTO FACENDO RICORSO A SOLUZIONI STANDARD.

In genere è necessario avvalersi di uno studio approfondito delle soluzioni progettuali e costruttive da adottare, dalla forma dell’edificio al suo orientamento, dalla captazione passiva della radiazione solare alla protezione dall’eccesso di calore estivo, con l’eliminazione dei ponti termici geometrici e strutturali, la scelta di materiali e pacchetti di isolamento idonei per composizione e spessore.

case prefabbricate, case in legnoAffidarsi ad una ditta di case prefabbricate consente di concentrarsi maggiormente sul progetto, ma richiede senz’altro un minimo di adattamento al sistema costruttivo, che permetterà, se ben utilizzato, di ottimizzare il rendimento energetico e la funzionalità dell’edificio.

Si tratta di temi in buona parte affrontati in precedenti articoli, sempre attuali e che meritano attenzione, in quanto la scelta di un tecnico preparato ed affidabile può incrementare parecchio il valore della nostra futura abitazione.

Progettare le case prefabbricate

Il progetto delle case prefabbricate non si differenzia troppo da quello di una casa tradizionale e tuttavia, come detto, richiede piccole attenzioni da non trascurare per sfruttare a fondo il potenziale tecnico delle case in legno.

Le case prefabbricate e il ruolo dell'architetto

Il tecnico progettista ha una grande responsabilità. Una preparazione approssimativa rispetto ai temi della bioclimatica e della bioarchitettura risulta spesso un handicap di cui il cliente si rende conto troppo tardi. Spesso poi, l’architetto non condivide la scelta del committente, osteggiando sino all’ultimo la scelta di affidarsi al settore delle case prefabbricate in legno. Dando per scontata la buona fede del tecnico, resta da chiedersi se conviene affidare il progetto della propria abitazione ad un professionista poco convinto o persino contrario alle scelta delle case in legno.

Case prefabbricate in legno a catalogo

L’altra faccia delle case prefabbricate. Una soluzione ottimizzata ed economica, ma non sempre possibile sui nostri piccoli lotti a causa dei notevoli vincoli urbanistici delle nostre città. Tuttavia restano interessanti esempi di cosa significhi davvero una corretta progettazione per le case prefabbricate in legno.

Case prefabbricate a catalogo e a progetto - Vantaggi e svantaggi a confronto

Il primo articolo scritto su questo blog, sempre di grande attualità, può aiutare a comprendere come sia possibile trarre dei validi spunti dalle case modello delle ditte di case in legno per progettare al meglio la nostra abitazione personalizzata e su misura per le nostre esigenze abitative.

CASE PREFABBRICATE IN LEGNO A CATALOGO

Posted by MAKMU ta On Saturday, February 20, 2010

SI TRATTA SENZ’ALTRO DI UNA NOVITA’ PER IL CLIENTE ITALIANO, ABITUATO A FARSI PROGETTARE LA PROPRIA ABITAZIONE DA UN TECNICO SU PROPRIE INDICAZIONI. POSSONO DUNQUE COSTITUIRE UNA VALIDA ALTERNATIVA ALLE CASE PREFABBRICATE SU MISURA?

Innanzitutto una doverosa premessa. Come già accennato in altri articoli, in Italia qualsiasi pratica edilizia o affine va presentata presso gli uffici competenti da un tecnico abilitato e solo in rari casi il privato cittadino può non avvalersi della figura professionale di un architetto, geometra o ingegnere.
Al contrario, in molti paesi del Nord Europa l’iter per la presentazione di un progetto e il conseguente carico di burocrazia, risultano piuttosto snelli, pur nel rispetto delle severe normative e dei regolamenti edilizi locali in vigore.
case prefabbricateNel caso delle case prefabbricate, è possibile affidare la presentazione agli stessi uffici tecnici della ditta scelta, che si occuperanno di tutti gli aspetti, dalla progettazione sino al rilascio della concessione edilizia. Le case prefabbricate a catalogo rappresentano per questo un’ulteriore semplificazione a favore del cliente che, ove non sussistano vincoli presenti sul terreno, può studiare semplicemente il migliore posizionamento dell’edificio sul lotto in base alla vista ed all’orientamento.
L’ampia gamma di proposte dalle maggiori aziende di "case prefabbricate" mira ad accontentare le esigenze più diffuse, passando dalle abitazioni monopiano di vari tagli e stili, sino alle multipiano o alle plurifamiliari. L’osservatore attento avrà notato che la gamma di case a catalogo offerta è sempre più ricca ed orientata al gusto italiano. Si tratta di un segnale importante, che dimostra come le case prefabbricate in legno stiano progressivamente ricavandosi una fetta di mercato, incentivando le stesse aziende a concentrarsi sul nostro mercato con una maggiore attenzione alle esigenze estetiche e funzionali del cliente italiano.
Queste nuove case prefabbricate a catalogo coniugano un buon prezzo di listino con una progettazione orientata al risparmio energetico, minimizzando le dispersioni e massimizzando i guadagni solari, sono ben studiate funzionalmente ed esteticamente piacevoli e adatte ai nostri climi.
Spesso un progetto poco accorto può abbassare di molto il rendimento termico delle case in legno, limitando l’efficienza complessiva dell’edificio, comportare soluzioni inutilmente costose o poco adatte alla tecnologia scelta. La funzione del progettista dovrebbe essere di fornire al cliente il valore aggiunto della personalizzazione dell’abitazione in funzione di esigenze particolari, funzionali, tipologiche o legate ai vincoli del sito, morfologici od urbanistici, sempre con un occhio attento alla bioclimatica.
Le case prefabbricate il legno a catalogo possono dunque essere un’alternativa più che valida, che non va assolutamente scartata a priori. Il vostro tecnico avrà comunque il ruolo di accompagnatore e consigliere nella scelta del modello più adatto, potrà apportare piccole modifiche o adattamenti e si occuperà della presentazione del progetto presso gli uffici tecnici comunali, oltre che della direzione lavori e della sicurezza sul cantiere.
A livello dei costi solitamente il risparmio per il cliente è piuttosto interessante, soprattutto se l’alternativa dell’architetto comporta soluzioni complesse e una pianta movimentata. In ogni caso, non essendo richiesto alla ditta di case prefabbricate di adattare un progetto alla tecnologia prefabbricata in legno, in quanto si tratta di un modello esistente e curato nei minimi dettagli, il risparmio per l’evitata progettazione dell’ufficio tecnico interno è sempre comunque presente. In genere si va da uno sconto del 5% sino al 15-20% o più, a parità di superficie commerciale.
Ma forse lo scoglio maggiore resta quello psicologico. Realizzare la propria casa in legno può per molti divenire il coronamento di un lungo sogno faticoso. L’affidare questo sogno ad un manufatto "seriale" non è sempre un aspetto ben digerito dalla maggior parte delle persone, che pretendono – giustamente - che la propria casa prefabbricata appaia unica e cucita su misura come un vestito di alta sartoria. Sperando di avere scelto però un buon sarto….

Wednesday, February 3, 2010

IL PROGETTO DELLE CASE PREFABBRICATE

Posted by MAKMU ta On Wednesday, February 03, 2010

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO OFFRONO UNA GRANDE OPPORTUNITA’ ANCHE ALLO STESSO PROGETTISTA, SEMPLIFICANDO LA SCELTA DELLE SOLUZIONI ESECUTIVE PIU’ ADATTE A MIGLIORARE IL RENDIMENTO ENERGETICO DELL’EDIFICIO. IL SISTEMA COSTRUTTIVO DELLE CASE IN LEGNO PUO’ VARIARE DA DITTA A DITTA, MA CONSENTE SEMPRE DI RISOLVERE CON SEMPLICITA’ IL PROBLEMA DELL’ISOLAMENTO FACENDO RICORSO A SOLUZIONI STANDARD.

In genere è necessario avvalersi di uno studio approfondito delle soluzioni progettuali e costruttive da adottare, dalla forma dell’edificio al suo orientamento, dalla captazione passiva della radiazione solare alla protezione dall’eccesso di calore estivo, con l’eliminazione dei ponti termici geometrici e strutturali, la scelta di materiali e pacchetti di isolamento idonei per composizione e spessore.

case prefabbricate, case in legnoAffidarsi ad una ditta di case prefabbricate consente di concentrarsi maggiormente sul progetto, ma richiede senz’altro un minimo di adattamento al sistema costruttivo, che permetterà, se ben utilizzato, di ottimizzare il rendimento energetico e la funzionalità dell’edificio.

Si tratta di temi in buona parte affrontati in precedenti articoli, sempre attuali e che meritano attenzione, in quanto la scelta di un tecnico preparato ed affidabile può incrementare parecchio il valore della nostra futura abitazione.

Progettare le case prefabbricate

Il progetto delle case prefabbricate non si differenzia troppo da quello di una casa tradizionale e tuttavia, come detto, richiede piccole attenzioni da non trascurare per sfruttare a fondo il potenziale tecnico delle case in legno.

Le case prefabbricate e il ruolo dell'architetto

Il tecnico progettista ha una grande responsabilità. Una preparazione approssimativa rispetto ai temi della bioclimatica e della bioarchitettura risulta spesso un handicap di cui il cliente si rende conto troppo tardi. Spesso poi, l’architetto non condivide la scelta del committente, osteggiando sino all’ultimo la scelta di affidarsi al settore delle case prefabbricate in legno. Dando per scontata la buona fede del tecnico, resta da chiedersi se conviene affidare il progetto della propria abitazione ad un professionista poco convinto o persino contrario alle scelta delle case in legno.

Case prefabbricate in legno a catalogo

L’altra faccia delle case prefabbricate. Una soluzione ottimizzata ed economica, ma non sempre possibile sui nostri piccoli lotti a causa dei notevoli vincoli urbanistici delle nostre città. Tuttavia restano interessanti esempi di cosa significhi davvero una corretta progettazione per le case prefabbricate in legno.

Case prefabbricate a catalogo e a progetto - Vantaggi e svantaggi a confronto

Il primo articolo scritto su questo blog, sempre di grande attualità, può aiutare a comprendere come sia possibile trarre dei validi spunti dalle case modello delle ditte di case in legno per progettare al meglio la nostra abitazione personalizzata e su misura per le nostre esigenze abitative.

Tuesday, January 26, 2010

L’ARCHITETTO DELLE CASE PREFABBRICATE – PT.1

Posted by MAKMU ta On Tuesday, January 26, 2010

QUESTO SITO CRESCE OGNI GIORNO, ANCHE GRAZIE AL FONDAMENTALE CONTRIBUTO DI CHI MI CONTATTA PER PORMI DEI QUESITI O, SEMPLICEMENTE, PER RINGRAZIARMI PER LE INFORMAZIONI MESSE GRATUITAMENTE A DISPOSIZIONE CON QUESTA GUIDA ALLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO.

RIPORTO AL PROPOSITO LE RISPOSTE AD ALCUNE TRA LE TANTE DOMANDE CHE MI SONO STATE POSTE.


Lei crede molto nelle case prefabbricate, ma non ha mai dei dubbi sulla reale convenienza a costruire con il legno?

Come tutti i tecnici di formazione tradizionale, l’avvicinamento al legno come materiale da costruzione è stato graduale e, per certi versi, del tutto casuale. La sensibilità verso i temi della sostenibilità ambientale e del rispetto del paesaggio hanno caratterizzato fortemente il mio lavoro negli ultimi anni. Spazzati via i preconcetti, il legno è un materiale dagli innumerevoli pregi che risponde perfettamente agli impegni che l’edilizia moderna deve assumersi nei confronti delle generazioni future. Ritengo tuttavia che si debba conoscere a fondo limiti di impiego e potenzialità per sfruttare al meglio le strutture in legno; perciò, come progettista, mi interessa comprendere a fondo la tecnica e la cultura del legno e non limitarmi ad un utilizzo sporadico e superficiale delle case prefabbricate.


paolo crivellaro, arch. paolo crivellaro, arch. crivellaro, architetto crivellaroIl mio geometra mi sconsiglia le case prefabbricate in legno. La lettura dei suoi articoli mi ha però convinto che potrebbe essere una buona scelta. Cosa dovrei fare? Sarebbe disposto a chiarirmi le idee?

Se la fiducia con il proprio tecnico viene meno dovrebbe trarne le dovute conclusioni. Nel caso contrario ritengo che dovrebbe seguire il consiglio del suo geometra. Io posso solo dare delle indicazioni generali attraverso i miei scritti, ma ogni caso concreto richiede un’analisi approfondita e dettagliata che può portare in molti casi a sconsigliare le case prefabbricate. Dal di fuori non mi è pertanto possibile rispondere ed un mio eventuale coinvolgimento non dovrebbe in nessun caso creare un conflitto di competenze con il suo tecnico e il rischio del mancato rispetto della deontologia professionale da parte mia.


Che differenza c’è tra un bioarchitetto ed un architetto tradizionale?

Non amo molto le etichette. Un buon progetto dipende da una moltitudini di fattori, ma fondamentalmente dovrebbe essere una valida risposta ad una serie di vincoli (tipologici, funzionali, edilizi, urbanistici…). L’architettura dovrebbe dare forma a questi ed altri temi e le nostre città stanno a dimostrare amaramente che è sempre più difficile parlare di architettura in Italia. La bioarchitettura tiene conto di questi e di ulteriori aspetti, quali la sostenibilità ambientale, la costruzione ecologica, il benessere indoor, il risparmio energetico. Allo stesso modo, mira a superare la semplice definizione di “bioedilizia”.

Un progetto di un bioarchitetto non dovrebbe comunque costare di più rispetto a quello di un tecnico tradizionale.


Quanto è importante tenere conto del clima e dell’orientamento in un suo progetto?

Si tratta di elementi importantissimi, ma non si deve commettere l’errore di dare un peso eccessivo ad un singolo tema. Un buon progetto è come una buona portata gastronomica. La semplice somma dei fattori non necessariamente porta ad un valido risultato. E’ un fatto di equilibrio. Le risposte devono essere mirate e funzionali, senza penalizzare l’uso dell’edificio. L’abitazione è una “macchina per abitare”, ma non solo. I temi ambientali e bioenergetici, costringono ad una maggiore attenzione il progettista. Le case prefabbricate in legno sono una risposta che agevola notevolmente il mio compito.


Mi piacerebbe farmi progettare la mia futura casa in legno da lei. Qual è il suo metodo di lavoro?

Il progetto di una singola abitazione non richiede particolari attenzioni, ma permette grandi risultati solo se si segue un approccio coerente con la tecnica delle case prefabbricate, attento ai principi bioclimatici e con un occhio al risparmio. Solitamente le case più riuscite sono le più semplici e sono il frutto di un dialogo continuo tra progettista e cliente. Un mio progetto difficilmente viene concluso in poco tempo, poiché è essenziale che l’edificio venga realizzato solo dopo aver affrontato scrupolosamente ogni aspetto dell’abitazione.


Cosa pensa dei suoi colleghi architetti? A volte ho la sensazione che lei non ne abbia troppa stima.

Fare l’architetto non dovrebbe essere un impiego od un semplice lavoro (con tutto il rispetto e la stima per impiegati e lavoratori). Credo però che per l’architetto si debba parlare prima ancora che di professione, di “mestiere”. Laddove il professionista coniuga competenza, conoscenza, studi approfonditi, aggiornamenti periodici, il “mestiere” dovrebbe attingere dalla cultura e dall’esperienza “sul campo”, in un misto si sapienza tecnica ed umanistica.

Nella media gli architetti italiani sono molto preparati.

Monday, January 25, 2010

L’ARCHITETTO DELLE CASE PREFABBRICATE – PT.2

Posted by MAKMU ta On Monday, January 25, 2010

LA MIA ATTIVITA’ DI BIOARCHITETTO DELLE CASE IN LEGNO RESTA LA MIA PRIORITA’, MA VORREI FOSSE RICORDARE CHE, A FIANCO DEL DIVULGATORE APPASSIONATO, RESTA IL FATICOSO IMPEGNO QUOTIDIANO DI UNO STUDIO DI PROGETTAZIONE PROFESSIONALE.


Non pensa che il legno soffra l’umidità? Il legno brucia, ho molti dubbi. Potrebbe indicarmi qualche ditta? Quanto verrò a spendere al mq? Cosa mi consiglia…….

Questo blog sulle case prefabbricate è online da settembre 2008. Vengono pubblicati nuovi articoli anche due volte alla settimana e praticamente ogni tema è stato affrontato nel dettaglio. Mi rendo conto che reperire le esatte risposte in questa mole di informazioni non è semplice e richiede al lettore uno sforzo di tempo, ma è l’unica possibilità. Le varie tematiche sono state raggruppate per categorie e non dovrebbe essere ostico individuare i post specifici. Scrivere un articolo con regolarità, affrontando tematiche sempre nuove è molto impegnativo, ma viene messo a piena disposizione di ogni lettore. Al contrario, fornire singole risposte alle molte richieste che ricevo quotidianamente, richiede molto tempo e non è compatibile con il mio impegno professionale.


arch. paolo crivellaro, bioarchitetto paolo crivellaro, bioarchitetto, architetto, arch. crivellaro, paolo crivellaroAvrei bisogno di un consiglio per realizzare la mia casa, potrebbe darmi una mano….?

(Questo è il genere di richieste più frequente che ricevo, il che mi fa pensare di essere stato frainteso).

Un professionista che mette a disposizione il proprio tempo e la propria esperienza con passione senza richiedere nulla in cambio non deve essere confuso con il “telefono amico” delle case prefabbricate in legno. Non a caso il mio recapito di cellulare è stato rimosso ben presto da queste pagine a causa di questa spiacevole incomprensione.

I miei clienti che hanno deciso di farsi seguire dal mio studio di bioarchitettura mi hanno richiesto formalmente un preciso incarico professionale. Questa è l’unica modalità possibile, compatibile con le mie capacità e disponibilità professionali, di tempo e di energia. Non sono perciò assolutamente in grado di fornire consulenze vaghe che non ho materialmente il tempo di gestire.


Non è che la sua posizione sulle imprese tradizionali dipenda da un suo interesse personale a spingere le case prefabbricate.

Lo escludo categoricamente. Lavoro con le imprese di costruzioni tutti i giorni con profitto. Costruire è diventato sempre più difficoltoso e richiede competenza, onestà, rispetto delle leggi. Il settore è in crisi e non per colpa delle imprese edili. Questo porta molte imprese a ricercare appalti e contratti ad ogni costo, non sempre con mezzi etici. Preventivi troppo bassi e il ricorso a subappalti al limite della legalità non sono la regola, ma invitano ad aprire gli occhi. Le case prefabbricate in legno seguono una strada diversa, fatta di tempi e costi certi, contratti trasparenti ed alti standard costruttivi. Io, nel mio piccolo, mi limito a farle conoscere, ma la scelta spetta sempre al cliente finale.


Il suo lavoro mi interessa e mi piacerebbe sapere quanto mi verrebbe a costare una casa progettata da lei?

Ovviamente tutte le prestazioni professionali vanno calcolate nel dettaglio secondo l’entità del lavoro e delle competenze che vengono richieste. Un preventivo per il progetto di una casa prefabbricata in legno segue la stessa procedura di qualsiasi altra prestazione e va redatto dopo aver compreso le esigenze del cliente, la disponibilità economica in rapporto ad un piano di fattibilità generale che tenga conto di tutti i costi che dovranno essere affrontati, delle potenzialità edificatorie del lotto, dei regolamenti edilizi e delle norme di attuazione. Qualora vi siano le possibilità concrete per operare, verrà fornita una valutazione di spesa particolareggiata. Non è possibile chiaramente fornire una cifra a caso a forfait.


Ho notato che da qualche mese compaiono sul blog degli annunci di alcune aziende di case prefabbricate; sono imprese che lei consiglia?

In effetti dal mese di dicembre 2009 ho deciso di inserire alcuni box di annunci all’interno del sito. Non ho un controllo diretto sui nominativi di queste ditte, né un interesse personale verso alcuna di esse, ma provvedo personalmente alla rimozione delle eventuali comunicazioni non in linea con il tema delle case prefabbricate in legno.

Mi sembra tuttavia che non disturbino assolutamente la navigazione, ma che, al contrario, diano un certo valore aggiunto agli articoli, contestualizzando gli inserzionisti rispetto all’argomento trattato ed invitando all’approfondimento diretto di quanto trattato in modo mirato e pertinente.

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