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Wednesday, October 13, 2010

La chiesa di Santa Maria Assunta

Posted by MAKMU ta On Wednesday, October 13, 2010

Tuesday, August 31, 2010

La Speranza N. 5 Giornalino Parrocchiale

Posted by MAKMU ta On Tuesday, August 31, 2010

Friday, August 6, 2010

Festeggiamenti in onore di S. Vincenzo Ferreri e S. Maria Assunta

Posted by MAKMU ta On Friday, August 06, 2010

Tuesday, June 22, 2010

La Speranza N. 4 Giornalino Parrocchiale

Posted by MAKMU ta On Tuesday, June 22, 2010

Tuesday, March 16, 2010

San Vincenzo Ferrer

Posted by MAKMU ta On Tuesday, March 16, 2010

San Vincenzo Ferrer

Valencia (Spagna), 1350 - Vannes (Bretagna, Francia), 1419

Vide nella mistica domenicana un ideale di perfezione che espresse nel trattato De vita spirituali. Sentì la vocazione di apostolo pellegrinante e percorse l’Europa occidentale evangelizzando, convertendo i catari e i valdesi, e cercando di porre fine alla guerra dei Cento anni. Diede ai “flagellanti” che lo seguivano regole di vita precise, per cui sorsero alcune confraternite. Spiritualità eminentemente apostolica e cristocentrica, cercò la verità prima di tutto nello studio delle Sacre Scritture, sempre assillato dal problema dell’unità della Chiesa.

Patronato: Costruttori
Etimologia: Vincenzo = vittorioso, dal latino
Emblema: Globo di fuoco, Stella


Martirologio Romano: San Vincenzo Ferrer, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che, spagnolo di nascita, fu instancabile viaggiatore tra le città e le strade dell’Occidente, sollecito per la pace e l’unità della Chiesa; a innumerevoli popoli predicò il Vangelo della penitenza e l’avvento del Signore, finché a Vannes in Bretagna, in Francia rese lo spirito a Dio. 

Due mesi dopo il suo ritorno definitivo da Avignone a Roma, papa Gregorio XI muore nel marzo 1378. E nell’Urbe tumultuante ("Vogliamo un papa romano, o almeno italiano"), i cardinali, in maggioranza francesi, eleggono il napoletano Bartolomeo Prignano (Urbano VI). Ma questi si scontra subito con i suoi elettori, e la crisi porta a un controconclave in settembre, nel quale gli stessi cardinali fanno Papa un altro: Roberto di Ginevra (Clemente VII) che tornerà ad Avignone. Così comincia lo scisma d’Occidente, che durerà 39 anni. La Chiesa è spaccata, i regni d’Europa stanno chi con Urbano e chi con Clemente. Sono divisi anche i futuri santi: Caterina da Siena (che ha scritto ai cardinali: "Oh, come siete matti!") è col Papa di Roma. E l’aragonese Vincenzo Ferrer (chiamato anche Ferreri in Italia) sta con quello di Avignone, al quale ha aderito il suo re. 


Vincenzo è un dotto frate domenicano, insegnante di teologia e filosofia a Lérida e a Valencia, autore poi di un trattato di vita spirituale ammiratissimo nel suo Ordine. Nei primi anni dello scisma lo vediamo collaboratore del cardinale aragonese Pedro de Luna, che è il braccio destro del Papa di Avignone, e che addirittura nel 1394 gli succede, diventando Benedetto XIII, vero Papa per gli uni, antipapa per gli altri. E si prende anche come confessore Vincenzo Ferrer, che diventa uno dei più autorevoli personaggi del mondo avignonese. Autorevole, ma sempre più inquieto, per la divisione della Chiesa. A un certo punto ci si trova con tre Papi, ai quali il Concilio riunito a Costanza, in Germania, dal novembre 1414, chiede di dimettersi tutti insieme, aprendo la via all’elezione del Papa unico. Ma uno dei tre resta irremovibile: Benedetto XIII, appunto. Allora, dopo tante esortazioni e preghiere inascoltate, viene per Vincenzo la prova più dura: annunciare a quell’uomo irriducibile, che pure gli è amico: "Il regno d’Aragona non ti riconosce più come Papa". Doloroso momento per lui, passo importante per la riunificazione, che avverrà nel 1417. 
E’ uno dei restauratori dell’unità, ma non solo dai vertici. Anzi, Spagna, Savoia, Delfinato, Bretagna, Piemonte lo ricorderanno a lungo come vigoroso predicatore in chiese e piazze. Mentre le gerarchie si combattevano, lui manteneva l’unità tra i fedeli. Vent’anni di predicazione, milioni di ascoltatori raggiunti dalla sua parola viva, che mescolava il sermone alla battuta, l’invettiva contro la rapacità laica ed ecclesiastica e l’aneddoto divertente, la descrizione di usanze singolari conosciute nel suo viaggiare... E non mancavano, nelle prediche sul Giudizio Universale, i tremendi annunci di castighi, con momenti di fortissima tensione emotiva. Andò camminando e predicando così per una ventina d’anni, e la morte non poteva che coglierlo in viaggio: a Vannes, in Bretagna. Fu proclamato santo nel 1458 da papa Callisto III, suo compatriota.
La sua data di culto è il 5 aprile, mentre l'Ordine Domenicano lo ricorda il 5 maggio. (fonte: SantieBeati)


Opere e scritti
De moderno schismate, trattato teologico-canonico, che mira a dimostrare la legittimità di Clemente VII
De vita spirituali, trattato di spiritualità, probabilmente il più diffuso al termine del Medioevo
Sermones, dicorsi suddivisi secondo i tempi liturgici e del calendario
De supponitionibus dialecticis
Quaestio solemnis de unitate universalis
Tractatus novus et valde compendiosus contra perfidiam iudaeorum
Tractatus consolatorius in tentationibus circa fidem
Liber de sacrificio Missae
Ordinaçions y establisements pera la Confraria de la preçiosa Sanch de J. C., anomenada dels disciplinants
Fra gli opuscoli:
De suppositionibus terminorum
De unitate universalis
De moderno Ecclesiae schismate

Le principali caratteristiche con cui San Vincenzo Ferreri è raffigurato si possono così riassumere:
col dito destro levato (segno che indica l’atto del predicare)
come l’Angelo dell’Apocalisse, con ali, tromba e una fiamma sulla fronte (segni del predicatore del Giudizio Universale)
con una banderuola o una bandiera, una colomba, il sole e il giglio (segni della predicazione della guerra santa)
sul pulpito
con un cappello ai suoi piedi (segno del rifiuto di san Vincenzo Ferreri alle cariche ecclesiastiche)
tra le nuvole o gli angeli
con un libro nella mano sinistra
con un crocifisso
con le rappresentazioni dei miracoli e di avvenimenti della sua vita






Friday, February 12, 2010

14 Febbraio 2010 - Avviso

Posted by MAKMU ta On Friday, February 12, 2010

Il giorno 14 Febbraio 2010 dopo la celebrazione della cerimonia per l’avvicendamento alla guida della parrocchia “Santa Maria Assunta”, fra i sacerdoti Don Giovannino Santangelo e Padre Giorgio Altamirano che si terrà alle ore 11 presieduta dal vescovo della Diocesi di Trivento S.E. Domenico Angelo Scotti, la cittadinanza è invitata a partecipare ai festeggiamenti in loro onore che si terranno presso il palazzetto dello sporto “Toronto” a cura del Comitato spontaneo per la cerimonia.

Thursday, February 11, 2010

Altamirano prende il posto di Santangelo

Posted by MAKMU ta On Thursday, February 11, 2010

Cattedrale

PIETRABBONDANTE. Dopo oltre quarant’anni di ministero sacerdotale nel paese altomolisano da Domenica don Giovannino Santangelo non sarà più il parroco del comune. Al suo posto il Vescovo invierà il giovane padre Giorgio Altamirano che diventerà così il nuovo amministratore parrocchiale della chiesa di Santa Maria Assunta. Don Giovannino lascia le redini per raggiunti limiti d’età. E domenica prossima alle ore 11 nella chiesa del Comune l’insediamento del nuovo parroco in una celebrazione presieduta dal Vescovo triventino. “Con una solenne concelebrazione presieduta da S.E. Scotti nella antica chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, risalente al 1666 –fanno sapere dalla Diocesi- durante la cerimonia religiosa sarà letta la bolla di nomina, redatta dal cancelliere vescovile don Erminio Gallo, e verrà espressa sentita gratitudine a mons. Giovanni Santangelo il quale, per oltre quarantadue anni, ha retto la parrocchia del paese sannita più famoso della Diocesi. Padre Giorgio è nato a Concordia (Argentina) il 21 ottobre 1958 e venne ordinato sacerdote il 9 ottobre 1993. Ha esercitato per diversi anni il ministero sacerdotale presso il santuario Diocesano della Madonna di Canneto: molto stimato e apprezzato come confessore e direttore spirituale. Dal 2008 è al servizio della Diocesi di Trivento. Da allora fino al presente svolge il ministero sacerdotale come aiuto del parroco di Maria Santissima di Costantinopoli in Agnone. Padre Giorgio sarà per i fedeli di Pietrabbondante una valida guida pastorale in una comunità parrocchiale bella, attiva, collaborativa e sufficientemente organizzata, multiforme e dinamica. Padre Giorgio non deve per nulla spaventarsi nell’assumersi la responsabilità di questa parrocchia perché c’è molto da fare, proprio perché la popolazione è falcidiata dalla mancanza di lavoro e della fuga verso le citta da parte delle famiglie giovani, ma ci conforta che i suoi parrocchiani lo attendono con ansia e sono sicuri che con l'aiuto del Signore egli riuscirà a farli pregare con convinzione e a farli stare in fratellanza e allegria con più assiduità, con miglior conforto ed in maggior numero. Don Giovannino –concludono dalla Diocesi di Trivento- è un prete carico di anni si, ma ancora giovanile e per nulla segnato dalla fatica. Un presbitero che in tutta la sua vita ha avuto tanta voglia di predicare, di insegnare (quanti professionisti del paese sono tali grazie alle sue lezioni provate), di educare, di testimoniare, di essere disponibile nell’ascolto e nella confessione dei suoi fedeli, nel sacrificarsi e senza nessuna arroganza poi di gridare ai quattro venti quello che riusciva e realizzare”.

PrimoPiano Molise, mercoledì 10 febbraio 2010.

Diocesi di Trivento. Link.

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